Aspettando il “Rapporto 2023” ecco le prime valutazioni sull’andamento del settore agroalimentare e l’analisi sulla coltivazione dell’olivo

In attesa del “Rapporto 2023 sulla congiuntura del settore agricolo in Friuli Venezia Giulia”, che presenterà un focus speciale sul settore vitivinicolo, in programma lunedì 17 giugno 2024, sono disponibili le “Prime valutazioni 2023 sull’andamento del settore agroalimentare in Friuli Venezia Giulia” e l’analisi sulla coltivazione dell’olivo in regione, reperibili qui: https://bit.ly/3XfDfwe

Tra gli spunti emersi da quest’ultimo documento si segnala l’aumento della superficie coltivata, che in regione è aumentata del 17,7% rispetto al 2020, raggiungendo 300 ettari. La provincia di Udine (che da sola vale il 57% della superficie coltivata ad olivo in regione) ha mostrato il maggiore incremento, con un più 25,7%, sempre dal 2020. 

La pubblicazione, realizzata ad opera dell’Ufficio statistica del SSR di Ersa, fotografa l’aumento del prezzo medio dell’olio di oliva e dà conto di altre informazioni interessanti quali le varietà maggiormente prodotte in regione che sono Bianchera al 30%, con Frantoio, Maurino, Pendolino e Leccino che assieme raggiungono il restante 70%. 

Per quanto riguarda le “prime valutazioni”, il Servizio statistica agraria e coordinamento delle attività nel settore dello sviluppo rurale fornisce i primi risultati del comparto agroalimentare regionale. 

Aprendo il capitolo dedicato al settore lattiero caseario si apprende che emerge un trend significativo di aumento del prezzo del latte crudo alla stalla e del formaggio fresco, contrapposti ad una diminuzione del prezzo del burro. Questi cambiamenti riflettono le dinamiche di mercato e le strategie di adattamento del nostro settore in un contesto di sfide globali e locali. Per ciò che concerne la produzione da allevamenti zootecnici, si registra la tendenza all’aumento del prezzo per le carni bovine e suine e una diminuzione di quello applicato alla carne avicola. 

Tra le produzioni cerealicole spicca la tendenza all’aumento della produzione del sorgo e dell’orzo e una diminuzione di mais e frumento tenero. 

Aumenti di produzione si segnalano anche, per quanto riguarda questa volta le colture oleaginose, girasole e colza, in diminuzione invece la soia.