Grande successo per “La salvaguardia della biodiversità: dalla teoria alla pratica”

Il giorno 8 maggio 2024 presso l’auditorium IPSAA di Pozzuolo del Friuli si è svolto l’evento “La salvaguardia della biodiversità: dalla teoria alla pratica” L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione fra il Servizio ricerca e sperimentazione dell’ERSA e l’Istituto Professionale Agrario (IPSAA) di Pozzuolo del Friuli ed ha visto la partecipazione di circa 250 persone. 

La giornata ha avuto inizio con il monologo teatrale “Semi” recitato dall’attore Stefano Panzeri e dedicato a Nikolaj Ivanovič Vavilov (1887-1943) agronomo russo di fama internazionale, vittima della dittatura di Stalin. 

Vavilov, convinto sostenitore delle teorie evoluzionistiche e genetiche di Darwin e Mendel, comprese da subito l’importanza della biodiversità vegetale e per primo elaborò la teoria dei Centri di origine delle specie coltivate.

Vavilov, con le sue ricerche, si pose il grandioso obiettivo di sconfiggere la fame nel mondo, perché constatò direttamente gli effetti che la mancanza di cibo aveva sulle persone. Animato da questa mission, ebbe l’intuizione di creare la prima Banca dei semi delle specie coltivate, allo scopo di studiarle e da loro selezionare i tipi più resistenti alle avversità climatiche.

La Banca, tutt’ora esistente, raccoglie circa 250.000 campioni di semi e si trova presso l’Istituto di botanica di San Pietroburgo.

Lo spettacolo teatrale ha illustrato magnificamente agli studenti ed al pubblico presente la cornice storica attraverso cui capire l’importanza della biodiversità e la figura dello studioso. Nella piece teatrale sono stati ricordati anche i collaboratori di Vavilov che durante l’assedio nazista di Leningrado (l’odierna San Pietroburgo), difesero la collezione di semi, preferendo morire di fame piuttosto che cibarsi dei semi stessi, perché considerati patrimonio da lasciare alle future generazioni. 

Sono seguiti gli interventi di due qualificati esperti sull’argomento dal titolo: 

  1. La biodiversità orticola pugliese: studio, valorizzazione ed esempi virtuosi, a cura del Prof. Massimiliano Renna, dell’Università di Bari. 
  2. La valorizzazione della biodiversità lucana: esempi concreti di filiera, relazione a cura del Dott. Domenico Cerbino dell’Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura (ALSIA). 
  3. L’attività di studio e valorizzazione della biodiversità orticola, cerealicola e frutticola di ERSA, illustrata dai tecnici di ERSA.

 In ordine di intervento: Michele Fabro che ha parlato dell’attività di sperimentale su castagno, Luca Poggetti che ha relazionato sulla sperimentazione in corso su noce ed infine Costantino Cattivello che ha illustrato l’attività di ricerca portata a termine da ERSA negli ultimi 40 anni e le possibilità di reddito per i futuri imprenditori agricoli che deriverebbero da una valorizzazione della biodiversità locale. 

La giornata si è conclusa con un dibattito tra l’attore, i relatori e gli studenti.