Prezzi delle uve e dei vini in Friuli Venezia Giulia: l’analisi del 2023

Il rapporto 2023 di ERSA evidenzia le principali tendenze relative ai prezzi delle uve e dei vini in Friuli Venezia Giulia, mettendo in luce le variazioni registrate rispetto all’anno precedente. Nonostante alcune sfide, il settore vitivinicolo regionale continua a mostrare resilienza e adattabilità.

 

Giacenze di vino: un segnale da monitorare

Nel 2023, il Friuli Venezia Giulia ha detenuto il 4,2% delle giacenze di vino a livello nazionale, per un totale di oltre 2,5 milioni di ettolitri. Sebbene tale valore evidenzi la capacità della regione di produrre e conservare volumi consistenti di vino, una quantità così elevata di giacenze deve essere monitorata con attenzione, in quanto potrebbe riflettere un rallentamento delle vendite o una sovrapproduzione. Di questi 2,5 milioni di ettolitri, 1,76 milioni sono rappresentati da vini DOP, i più pregiati, mentre i vini IGP contano per 435 mila ettolitri. Le restanti giacenze includono 237 mila ettolitri di altri vini e 52 mila ettolitri di varietali.

A livello nazionale, il Veneto è la regione con il maggior numero di giacenze (26,8%), seguito da Emilia Romagna (11,3%), Puglia (11,0%), Toscana (9,7%) e Piemonte (7,8%). La posizione del Friuli Venezia Giulia nella classifica delle giacenze, sebbene rilevante, suggerisce la necessità di un'attenta gestione delle riserve per evitare accumuli eccessivi in futuro.

 

Prezzi delle uve: differenze marcate tra varietà e aree di produzione

Nel 2023, il prezzo medio delle uve in Friuli Venezia Giulia è stato di 81,0 €/q, segnando una leggera flessione del 3,6% rispetto al 2022. Tuttavia, i prezzi variano notevolmente a seconda della varietà e della zona di produzione, con le uve bianche e rosse che presentano dinamiche diverse.

Le uve bianche più comuni, come Pinot grigio, Chardonnay e Friulano, nelle aree DOC Friuli Grave, Annia, Aquileia e Latisana, hanno registrato prezzi medi tra i 50,00 €/q e i 65,00 €/q. Le varietà più pregiate, come Sauvignon e Traminer, hanno ottenuto quotazioni superiori, oscillando tra 80,00 €/q e 100,00 €/q. Le uve destinate alla produzione di Prosecco si sono distinte per le quotazioni più alte, con la varietà Glera che ha raggiunto 115,00 €/q.

Per le uve rosse, il Merlot e il Refosco nelle aree IGT hanno riportato prezzi medi di 50,00 €/q, un valore inferiore rispetto a quello registrato nelle zone DOC di pianura, dove i prezzi sono saliti a 60,00 €/q. Anche il Cabernet, nelle varianti Sauvignon e Franc, ha mostrato differenze tra le aree IGT (55,00 €/q) e DOC (70,00 €/q). Le zone collinari dei Colli Orientali del Friuli hanno visto le quotazioni più alte, con prezzi che hanno raggiunto i 130,00 €/q per Pinot grigio, Sauvignon e Pinot nero.

 

Prezzi dei vini: il Sauvignon continua a primeggiare

Nel mercato del vino sfuso, i vini DOC hanno registrato un prezzo medio di 1,50 €/L nel 2023, mentre i vini IGT hanno toccato una media di 1,10 €/L. Tra le varietà più apprezzate, il Sauvignon si distingue come la più quotata, con un prezzo medio di 1,99 €/L per i vini DOC e di 1,50 €/L per i vini IGT.

Negli ultimi tre anni, il prezzo dei vini DOC e IGT, in particolare del Sauvignon e della Ribolla gialla, ha mostrato un andamento positivo, con incrementi graduali che riflettono una crescente domanda e un consolidamento del valore sul mercato.

 

Conclusioni

Il 2023 ha segnato un anno di sfide e opportunità per il settore vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia. Sebbene il calo del prezzo medio delle uve e le consistenti giacenze di vino impongano una riflessione sulle dinamiche di mercato, il settore continua a mostrare segnali di crescita, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei vini DOC e IGT. La regione mantiene la sua posizione di rilievo nel panorama nazionale, ma una gestione attenta delle giacenze e delle produzioni future sarà fondamentale per evitare sovrapproduzioni e garantire il mantenimento del valore del prodotto.

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