definizione attività

L’Agricoltura biologica (AB) non è semplicemente quel sistema primario di produzione alimentare che non fa uso di concimi e fitofarmaci di sintesi.

E’ un modello produttivo che mira ad equilibrare le potenzialità dell’ambiente, terreno e clima, con le capacità produttive dei vegetali che in ogni specifico luogo vengono coltivate, nel rispetto degli equilibri naturali e della biodiversità.

Fare agricoltura biologica significa quindi organizzare la propria azienda in modo tale da minimizzare gli input esterni.  Per mantenere la vita e la fertilità del terreno si attuano la rotazione delle colture, le consociazioni, si utilizzano i sovesci, in particolar modo di leguminose, si utilizzano concimi organici (letame, pollina, concimi pellettati) adeguatamente preparati.

Per ovviare alla presenza di infestanti nei campi coltivati si ricorre alla pratica della “falsa semina”, al diserbo meccanico o al pirodiserbo, all’intervento manuale.

Per contrastare la dannosità dei patogeni si interviene con prodotti potenziatori delle difese naturali delle piante e fitofarmaci ammessi dai regolamenti europei che disciplinano l’Agricoltura biologica. Analogamente, per contrastare l’azione dannosa dei parassiti animali si diffondono nelle colture i loro antagonisti, si fa uso della “confusione sessuale”, di fitofarmaci di origine biologica o, in alcuni casi, della tecnica “attract & kill”, il solo esempio di uso autorizzato di specifici insetticidi chimici in AB, per attrarre ed avvelenare alcune specie di insetti in trappole appositamente posizionate nella coltura.