La zootecnia regionale

Nella regione il settore zootecnico riveste un’importanza primaria in quanto rappresenta circa il 30% (10% zootecnia da latte e 20% zootecnia da carne) del valore della produzione agricola regionale. La forte contrazione del numero di allevamenti e il costante numero di capi allevati indicano che la dimensione media aziendale è aumentata; fa eccezione l’area montana, dove, nonostante la zootecnia rappresenti ancora l’attività agricola più importante, il calo dell’attività zootecnica è preoccupante. Occorre evidenziare, inoltre, la crisi di redditività che sta investendo gli allevamenti, soggetti, da un lato, all’aumento dei costi di produzione e, dall’altro, a una riduzione dei prezzi di vendita dei loro prodotti.

 
La zootecnia della regione presenta però dei punti di forza che derivano dall’affermazione a livello nazionale di produzioni agro-alimentari certificate (ad es. D.O.P. San Daniele e D.O.P. Montasio), dalla presenza di razze locali ben integrate nel territorio e, specialmente per la zootecnia da latte, dall’importante funzione di salvaguardia dell’ambiente che l’attività di allevamento svolge in area montana.


È quindi necessario puntare su nuovi modelli produttivi che incrementino la competitività degli allevamenti (accordi di filiera, realizzazione di attività complementari, valorizzazione dei prodotti) nel rispetto delle nuove normative in materia di sicurezza alimentare, benessere animale e ambiente.


L’ERSA si impegna a favorire lo sviluppo del settore in regione investendo risorse nella ricerca e sperimentazione e realizzando attività di formazione rivolte agli operatori di tutta la filiera, ivi compresi i consumatori finali.